CET1, parametro per sicurezza banca
CET1 per valutare la stabilità di una banca
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Ogni banca d’Europa deve rendere noto il proprio CET1 nel bilancio, ciò è richiesto dalla Banca Centrale Europea che, periodicamente, controlla lo stato dell’istituto di credito attraverso gli Srep Test.

Sulla base dei risultati degli Srep viene assegnato un obiettivo di CET1 che la banca dovrà raggiungere.

Cosa sono gli Srep Test?

Acronimo di Supervisor Review and Evaluation Process, si tratta, in parole povere, di un test nel quale si simulano delle crisi finanziarie, crisi economiche o perdita di denaro dovute a investimenti errati in strumenti di rischio.

Insomma, in caso di crisi, la banca in oggetto sarà ancora solida o andrà verso un fallimento? Qualora gli strumenti rischiosi in portafoglio della banca dovessero perdere completamente il loro valore, la banca sarà ancora in grado di rimanere in piedi?

A queste domande deve rispondere lo Srep e l’indice di bontà dell’istituto di credito viene espresso attraverso il CET1.

Cosa è il CET1 e come calcolarlo?

Il CET1, acronimo di Common Equity Tier 1, è un semplice rapporto che prende in considerazione il Tier 1.

A sua volta, il Tier 1 è il capitale primario di una banca, cioè la somma di riserve, capitale versato e utili non distribuiti. Si tratta insomma della liquidità su cui la banca può contare qualora le cose si mettessero male, cioè soldi subito disponibili per poter continuare a onorare i propri impegni.

In questo calcolo non vanno calcolate le azioni proprie in portafoglio o i beni immateriali, come l’avviamento o il valore del brand, poiché non si tratta di denaro subito disponibile.

Per arrivare al CET1 bisogna rapportare il Tier 1 con le attività della banca, incorporando il rischio implicito degli impieghi. Facendo un esempio veramente basico, prendiamo una banca che eroga solo mutui, il CET 1 è composto dal capitale a disposizione rapportato con il rischio che le persone non paghino i mutui stessi, e ogni classe di mutuo ha un rischio differente, poiché ci sono crediti in sofferenza (persone che non stanno pagando il mutuo) e crediti ottimi (dove la banca non vede rischi nel recuperare i propri soldi in futuro).

Ovviamente l’esempio è solo un caso studio, perché le banche hanno vari impieghi e non si limitano ai mutui.

Dove trovare il CET1 di una banca?

Gli istituti finanziari devono riportare il loro valore di CET1 all’interno dei report di bilancio.

Tipicamente si trova dopo i conti economici e gli aggregati di patrimoniali.

Si tratta di un parametro che viene riportato in modo chiaro e tipicamente viene anche riportata la variazione rispetto al periodo precedente.

Valori di CET1

Più è alto il valore di CET1 meglio è, perché vuol dire che la società ha più liquidità (o meno attività a rischio) per affrontare problemi eventuali.

La BCE richiede in genere un minimo di 8%, ma questo può variare in base alle attività a rischio, la BCE potrebbe anche arrivare a chiedere il 20% di CET1 qualora la banca abbia al suo interno molti crediti deteriorati.