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Con il nome Marubozu si considerano una serie di candele giapponesi, che hanno vari significati in base al trend e alla formazione degli stessi.

In questo articolo andiamo ad analizzare tutte le varianti, spiegando come sono formate e come significano.

Black Marubozu

Partiamo dalla figura più classica, cioè la semplice Black Marubozu. Si tratta di una figura che si forma quando il massimo del giorno coincide con l’apertura e il minimo con la chiusura. Questa candela non ha né ombre superiori né inferiori (o sono talmente piccole che quasi non si vedono nella figura stessa).

Si presenta così:

Black Marubozu
Black Marubozu

Non è chiaro come andrà la giornata (o la candela) successiva, infatti può rappresentare una continuazione del trend o un’imminente inversione.

Comunque i ribassisti hanno il sopravvento sui rialzisti. Questa candela dà buoni segnali soprattutto se nella sessione i volumi sono alti. Per quanto ovvio, la lunghezza della candela deve essere superiore di almeno un terzo del range medio fatto registrare negli ultimi 10 giorni, altrimenti si corre il rischio di falsi segnali, infatti una candela con il solo real body ma con un range minore della media degli ultimi x giorni non è riconducibile ad una marubozu.

Viste tutte queste necessità, è complesso trovarsi davanti una black Marubozu classica.

White Marubozu

Esiste evidentemente anche l’altro lato della medaglia, cioè la White Marubozu che può essere vista in tale forma:

White Marubozu
White Marubozu

Il significato è il medesimo della black, ma ovviamente capovolto, quindi implica la continuazione di un trend rialzista o un’inversione rialzista imminente. I rialzisti hanno il sopravvento sui ribassisti.

Anche questa candela dà buoni segnali soprattutto se in nella sessione i volumi sono alti. La lunghezza della candela deve essere superiore di almeno un terzo del range medio fatto registrare negli ultimi 10 giorni, altrimenti si corre il rischio di falsi segnali.

Con il solo real body ma con un range minore della media degli ultimi x giorni non è riconducibile ad una marubozu.

Anche in questo caso, vedere White Marubozu è una rarità.

Black Closing Marubozu

Un po’ più comune è invece la Black Closing Marubozu, che rispetto alla classica presenta delle ombre visibili.

La si può trovare in un grafico così formata:

Black Closing Marubozu
Black Closing Marubozu

Così come la classica, implica la continuazione di un trend ribassista o un’inversione ribassista imminente. Comunque i ribassisti hanno il sopravvento sui rialzisti. Ha una valenza meno significativa rispetto al “Black Marubozu”.

White Closing Marubozu

Dopo aver visto la Black Closing Marubozu andiamo ad analizzare la White Closing Marubozu, che altro non è che la medesima forma capovolta.

La si può trovare in questa forma:

White Closing Marubozu
White Closing Marubozu

Come la black ha una valenza minore rispetto alla classica, anche la White segue le stesse regole e ha una valenza minore rispetto alla White Marubozu.

Black Opening Marubozu o Belt Hold Bearish

Finiamo la serie con le Opening Marubozu, che si chiamano anche Belt Hold Bearish, nel caso della Black Opening Marubozu.

In un trend rialzista si assiste a una candela ribassista, senza ombre superiori. Si tratta di una candela così formata:

Black Opening Marubozu
Black Opening Marubozu

In un trend rialzista si verifica un corpo ribassista con un’apertura che è contemporaneamente anche il massimo del giorno. Molte posizioni potrebbero essere cambiate, confermando un’inversione ribassista.

White Opening Marubozu o Belt Hold Bullish

Chiudiamo quindi l’articolo con la White Opening Marubozu, chiamata anche Belt Hold Bullish, la quale rappresenta l’esatto opposto della Black Opening Marubozu.

La forma è la seguente:

White Opening Marubozu
White Opening Marubozu

Cioè un trend ribassista nel quale si assiste a una candela rialzista, senza ombre inferiori, quindi con l’apertura che coincide al minimo del periodo.

Questo potrebbe significare l’inizio di un rally, sostenuto dai rialzisti, confermato finché una nuova candela non rompe il punto minimo (cioè quello di apertura).