Negli ultimi 10 giorni sono arrivati importanti spunti per quanto riguarda il cambio Euro Dollaro; prima Mario Draghi, capo della BCE, poi Janet Yellen, capo della FED americana, hanno dato segnali che confermano la politica delle banche da loro guidate.
Nel dettaglio, Draghi nella conferenza del 21 gennaio ha assicurato che la Banca Centrale Europea a marzo interverrà con politiche espansive per l’euro. Aumentano quindi le pressioni verso il basso per la moneta unica.
Il 27 gennaio, invece, la Yellen è stata colomba ma non ha dato indicazioni certe. I dati americani sono contrastanti e il capo della Fed ha sottolineato che la decisione di politica monetaria che sarà presa a marzo dipenderà dal mercato del lavoro e dall’inflazione. I dati da tenere d’occhio, quindi, sono quelli relativi ai prezzi al consumo e delle richieste di disoccupazione. Se i prezzi al consumo saliranno e le richieste di disoccupazione caleranno, c’è da starne certi che la Fed aumenterà i tassi di interesse, mettendo pressione al rialzo per il dollaro.
Con il dollaro in salita e l’euro in discesa, ovviamente, il cross EUR/USD avrà una pressione ribassista.
La nostra valutazione è che da qui a marzo il cross, a meno di dati esageratamente discostanti, rimarrà in un range tra 1,078 e 1,13.
A marzo crediamo che la Fed rimarrà ferma ancora mentre la BCE aumenterà di 10 miliardi di euro al mese la quantità di obbligazioni da acquistare, portandolo dagli attuali 60 a 70 miliardi di euro al mese; inoltre non è da escludere anche un ulteriore abbassamento del tasso di interesse per scambi interbancari fino a -0,50% così da spingere le singole banche nella direzione del prestito verso aziende e privati piuttosto che parcheggiare la liquidità.
Il target price che diamo per il 30 marzo è di 1,068 per il cross, in attesa delle mosse Fed che probabilmente arriveranno in giugno, con un solo aumento dei tassi nel 2016. Di contro la BCE, dopo l’aumento dei tassi di marzo, probabilmente interverrà nuovamente in autunno, probabilmente allungando la durata del Quantitative Easing fino a dicembre 2017 e non più marzo 2017 come impostato oggi.
A fine anno vediamo il cross scambiare nel range 1,03 e 1,07. Il nostro consiglio è quello di vendere oggi, con posizioni short da aprire con il valore del cross superiore a 1,1250.
L’unica che può rovinare queste previsioni? La Cina, che sta vendendo dollari e acquistando yuan per evitare il deprezzamento della propria moneta…