Si parla spesso di titoli in CHF e siamo stati sollecitati da più parti a parlare anche di fiscalità legata all’acquisto di tali titoli, soprattutto per quel che riguarda la cedola e la tassazione alla fonte.
L’imposta alla fonte svizzera si chiama imposta preventiva, abbreviata IP, ed è del 35%.
Non fate però l’errore di pensare che tutti i titoli in CHF abbiano l’IP. L’imposta preventiva c’è solo sui debitori domestici, mentre per i debitori esteri non c’è.
Due esempi:
Se andate sul primo link vedete che la borsa svizzera SWX codifica questa obbligazione con il “country” CH, dunque è una obbligazione domestica e c’è da pagare l’IP, dunque la cedola è pagata con la detrazione del 35%.
La seconda è Telefonica con scadenza 2022 nella stessa sezione dice ES, dunque Spagna, dunque debitore estero, senza IP.
L’offerta di titoli non domestici in CHF è assai ampia, dunque se volete evitare “il problema” IP scegliete obbligazioni di debitori esteri.
Se acquistate invece per qualsiasi motivo debitori domestici e volete evitare l’IP c’è una soluzione “fai da te” che va bene fino ad un certo punto: vendere l’obbligazione alcuni giorni prima dello stacco della cedola, per poi eventualmente ricomperarla alcuni giorni dopo.
Questa soluzione porta con se dei notevoli svantaggi, perché ci sono da considerare le spese di vendita e riacquisto e lo spread dell’obbligazione che magari proprio in quel momento è poco liquida.
Se acquistate obbligazioni con l’intenzione di incassare la cedola e portarle alla scadenza certamente meglio i titoli di debitori esteri.
I titoli domestici vanno bene per chi opera in termini di trading e dunque “specula” maggiormente sull’aumento di corso che sulla cedola, anche se perdere il 35% della cedola è un peccato (ma se in ottica di trading vendo l’obbligazione dopo 3 mesi sul rateo non ho IP, ce l’ho solo sullo stacco effettivo della cedola).
Per chi è più “evoluto” dal punto di vista fiscale c’è la possibilità di fare valere le varie convenzioni sulla doppia imposizione (CDI) stipulate fra i vari paesi, onde appunto evitare doppie tassazioni.
Purtroppo a volte le informazioni e le procedure sono complesse e per recuperare 50 CHF di imposta preventiva si perdono 3 ore e si paga anche la consulenza.
La procedura con la Svizzera è abbastanza semplice e rapida. La compilazione di questo formulario permette di recuperare dopo alcuni mesi una gran parte della trattenuta. Maggiori informazioni qui (clicca).
Per potere recuperare una parte della trattenuta è però necessario oltre che a compilare il formulario di cui sopra, andare all’agenzia delle entrate per apporre un timbro sul formulario che certifichi che il beneficiario è residente fiscale in Italia.
Ottenuto il timbro ed inviato il documento a Berna la cosa è fatta…..
Tramite questa procedura una grossa fetta della trattenuta (14%) è recuperabile.