Vladimir Putin
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Una decisione incredibile che rischia di far registrare un default alla Russia. Secondo Bloomberg domani sarebbe in programma il pagamento di una cedola, per un bond (con scadenza 2024) emesso dalla Russia (chiamati OFZ); dal Cremlino però hanno deciso di congelare i pagamenti delle cedole per il debito emesso in rubli.

Quindi gli investitori che avessero in portafoglio dei titoli di stato russi, e che si aspettano per domani (o per i prossimi giorni) una cedola, potrebbero rimanere a bocca asciutta.

Secondo quanto calcolato da Bloomberg le cedole dovrebbero ammontare a circa 30 miliardi di dollari. L’agenzia di stampa Interfax ha battuto che il congelamento avrà una durata di 6 mesi, anche se dal Ministero delle Finanze russo non sono arrivate indicazioni chiare sulle tempistiche.

Sempre secondo l’agenzia americana, il 19,1% del debito pubblico russo è in mano a stranieri.

In caso mancato pagamento, scatterebbe il periodo di grazia di 30 giorni, scaduto il quale teoricamente il Paese sarebbe in default. Diciamo “teoricamente” perché questo non è evidentemente un semplice default e la situazione è molto più complessa.

Questo sarà probabilmente un default tecnico, vedremo per quanto tempo durerà

Nick Eisinger di Vanguard Asset Management

Nel mentre iniziano ad agitarsi anche le agenzie di rating, chiamate a ufficializzare l’eventuale default.

La possibilità che il governo russo non onorari il proprio debito in tempo e per intero aumenta la probabilità di un taglio del rating sul credito

Nota di Moody’s