Carro armato
Impegno difesa per gli stati
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Era certamente prevedibile a causa della guerra tra Ucraina e Russia: le azioni della difesa, con una guerra in corso all’interno dell’Europa geografica, stanno registrando un grande aumento. Il caso più emblematico, per il mercato italiano, è certamente Leonardo, che oggi sta crescendo del 17%, ma spostando lo sguardo all’Europa possiamo anche notare il caso della francese Thales (+13%) o della britannica BAE Systems (+14%). In attesa dell’apertura dei mercati americani dove l’attenzione sarà posta sui titoli Lockheed Martin, Leidos Holdings e Raytheon Technologies.

Aumenti dovuti alla necessità, da parte degli Stati, di aumentare la spesa in armamenti, come già deciso, per esempio, dalla Germania che porterà l’impegno per la difesa dal 1,5% del PIL al 2% dello stesso PIL. Un impegno calcolabile in circa 20 miliardi ulteriori di spesa annuale.

Ma tralasciando la Germania, tutte le Nazioni stanno dando assistenza bellica all’Ucraina e quindi tutte dovranno rimpolpare i propri armamenti. Inoltre nel Vecchio Continente torna di forte attualità la costituzione di una Difesa unica per difendere i confini.

Con le minacce nucleari poste sul tavolo da Putin, non rimane altro che prepararsi alla guerra e non c’è altro modo che sfoggiare le armi per mantenere la pace.