Solo pochi giorni fa abbiamo parlato dei Certificati Cash Collect, cioè di quegli strumenti derivati che basano il loro rendimento a un paniere di strumenti sottostanti.
In quest’ottica si immettono i Memory Cash Collect, una tipologia di certificati di investimento facenti parte, per l’appunto, dei Cash Collect.
Non staremo a ripetere come funzionano i Cash Collect, per i quali vi rimandiamo all’altro articolo, piuttosto ci concentreremo sulla differenza tra i Cash Collect e i Memory Cash Collect.
Solo un “Memory” nel titolo che però, per l’investitore, è fondamentale.
Differenze tra Memory Cash Collect e Certificati Cash Collect
Diamo subito una differenza di massima: i certificati cash collect, alla data di verifica dei prezzi dei sottostanti, se almeno uno è oltre la barriera, non pagheranno il dividendo.
Al contrario, i Memory Cash Collect, a una data di osservazione per la distribuzione della cedola, se sono la barriera non fanno perdere la distribuzione, ma lo sommano e lo mantengono, distribuendo il tutto nel momento in cui tutti i sottostanti si troveranno al di sopra della barriera stessa.
L’effetto memoria
Nella pratica, quindi, l’effetto memoria consente di sommare tutti i dividendi e di incassarli quando le condizioni contrattuali prevedono il pagamento di un premio.
L’effetto memoria non è altro che il cumulo dei premi durante i mesi precedenti.
Esempio di un certificato Cash Collect con effetto memoria
Non ci rimane quindi che fare un esempio. Prendiamo per esempio il certificato CH1107644739, emesso da Leonteq, ha le seguenti caratteristiche:
- Prezzo di emissione: 1.000
- Pagamento cedola: trimestrale
- Scadenza: 8 maggio 2023
- Sottostanti:
- Tesla:
- Fixing Iniziale: 672,37 $
- Barriera al 60%: 403,42 $
- Volskwagen:
- Fixing Iniziale: 210,75 €
- Barriera al 60%: 126,45 €
- Tesla:
- Effetto Memoria: Sì
- Premio: 18% annuo
Nel momento in cui scriviamo, entrambi i sottostanti sono ben lontani dalla barriera e la prossima verifica per il pagamento della cedola è datata 09 agosto 2021.
Da questo punto in poi, facciamo delle ipotesi per spiegare l’effetto memoria, nella prima colonna troverete la data di osservazione dei prezzi per il pagamento della cedola; nella seconda colonna troverete un’ipotesi (solo esempio) dei prezzi di Volkswagen a quella data; nella terza colonna troverete un’ipotesi (solo esempio) del prezzo di Tesla in tale data; nella quarta colonna troverete il check sulla pagabilità del premio in base alle condizioni di questo certificato; nell’ultima colonna troverete l’ammontare del premio che verrebbe pagato.
Ribadiamo che i prezzi futuri sono ovviamente inventati per il solo scopo di far comprendere il funzionamento dello strumento. Le date di verifica invece sono quelle da contratto.
Data | Volksw. | Tesla | Paga? | Premio |
---|---|---|---|---|
9 ago 21 | 218 € | 685 $ | Sì | 45 € |
8 nov 21 | 185 € | 572 $ | Sì | 45 € |
8 feb 22 | 148 € | No | 0 | |
9 mag 22 | 141 € | No | 0 | |
8 ago 22 | No | 0 | ||
8 nov 22 | 476 $ | No | 0 | |
8 feb 23 | 141 € | 486 $ | Sì | 225 € |
8 mag 23 | 162 € | 510 $ | Sì | 45 € |
Vediamo quindi cosa è successo nella nostra simulazione.
Nelle prime due verifiche dei prezzi, cioè quella del 9 agosto e dell’8 novembre del 2021, abbiamo simulato un prezzo delle azioni più alte del livello di barriera, quindi il premio è stato regolarmente pagato.
Dall’inizio del 2022 Tesla scende sotto la barriera a 403,42 $, quindi ogni verifica sul sottostante porta a non pagare il premio. Finalmente nel mese di novembre Tesla sarà tornata sopra la barriera, ma nel mentre ci è scovolata sotto Volkswagen (barriera posta a 126,45 €), quindi anche nella verifica di novembre 2022 il premio non sarà pagato.
A inizio del 2023 le buone condizioni mondiali e la fine della crisi dei chip, avrà portato a maggiori vendite di auto e Tesla e Volkswagen ne approfittano, salendo oltre le barriere, così, nella verifica dell’8 febbraio del 2023, verrà pagato il premio di 45 €, al quale verranno aggiunti i premi dei mesi non pagati, quindi ulteriori 180 € che portano la cedola totale a 225 €.
A maggio del 2023, che nel nostro caso è anche la data di pagamento finale, le due azioni sono sopra la barriera quindi il premio sarà di nuovo di 45 €, ai quali dovremo aggiungere i 1.000 euro spesi all’inizio che verranno rimborsati (perché appunto a scadenza).
Ma cosa sarebbe successo qualora l’effetto memoria non fosse presente? Semplice: l’8 febbraio del 2023 anziché incassare 225 € ne avremmo incassati solo 45, con la conseguenza di aver perso i 180 € dei mesi in cui i prezzi si trovavano sotto la barriera.