Piazza Affari, costi quotazione
Quotazione a Piazza Affari - photo credits Paolo Margari @flickr
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Una delle domande che qualsiasi investitore si fa a un certo punto della vita è: quanto costa quotare un’azienda in borsa?

Per provare a rispondere a questa domanda guardiamo insieme costi e procedure per quotarsi su quello che è il mercato più “economico” e semplice di Borsa Italiana, cioè sull’AIM.

L’AIM è il mercato telematico per le PMI che cercano risorse fresche per crescere sul mercato, si tratta di un canale privilegiato che consente di quotarsi, a patto che l’azienda sia sana, con buoni fondamentali e che abbia un concreto progetto di crescita.

I requisiti per quotarsi sull’AIM di Borsa Italiana

Prima di arrivare a vedere i costi, analizziamo i requisiti fondamentali per poter accedere all’AIM. Diciamo subito che i requisiti si dividono in due parti ben distinte:

  • Requisiti Formali
  • Requisiti Sostanziali

Guardando al primo punto, cioè ai requisiti Formali, troviamo:

  • Flottante di almeno 10%
  • Offerta rivolta a investitori istituzionali (ne servono almeno 5 che devono sottoscrivere l’IPO)
  • Almeno 1 bilancio certificato (anche se questo punto potrebbe non essere presente in alcune circostanze)
  • Almeno 1 amministratore indipendente nel C.d.A
  • Sito Web con sezione per investitori e Investor Relations Manager

Passiamo quindi ai requisiti sostanziali, che sono ben più impegnativi di quelli formali:

  • Obiettivo di creazione di valore
  • Strategia sostenibile
  • Buon posizionamento competitivo
  • Ricavi e marginalità in crescita
  • Struttura finanziaria solida
  • Trasparenza contabile
  • Autonomia Gestionale
  • Valida Struttura Manageriale

Possono sembrare tutti punti relativi, ma per portare a termine l’IPO verranno valutati tutti e qualora qualcosa sia fuori posto l’IPO potrebbe venire meno.

I consulenti necessari

Le aziende piccole e medie difficilmente hanno al loro interno la totalità delle competenze per arrivare a realizzare una quotazione, per questo motivo sono fondamentali dei consulenti.

Inoltre la procedura richiede anche delle figure specifiche che non possono essere portare all’interno.

Tra queste figure la principale è quella del Nomad (Nominated Adviser), una persona specifica, iscritta a uno speciale registro di Borsa Italiana, che ha il compito di valutare l’appropriatezza della società.

Inoltre per la quotazione è necessario il Global Coordinator, il quale ha il compito di coordinare il collocamento.

Infine c’è bisogno di una figura che dovrà essere interna alla società e che negli anni a venire dovrà sostenere la quotazione, si tratta dello Specialist, che tra i propri compiti ha quello di redigere uno studio della società (Research), che serve per stabilire le capacità future della compagnia, giungere a una valutazione di prezzo e di Target Price futuro.

Queste 3 figure potrebbero potenzialmente rispondere allo stesso nome, ma non è di fondamentale importanza che ciò avvenga. Si possono avere infatti anche 3 nomi distinti e separati.

Costi della quotazione su AIM di Borsa Italiana

Fatta la necessaria introduzione e dopo aver visto cosa è l’AIM e quali sono le figure necessarie, possiamo passare alla lista della spesa con relativo costo.

  • Iscrizione e mantenimento su Borsa Italiana: 15/20 mila euro / annui
  • Consob: costo una tantum di 5 mila euro post quotazione
  • Società per la gestione del libro dei soci: 15 mila euro / annui
  • Montetitoli: una tantum di 3 mila euro post quotazione
  • Notaio per delibera aumento capitale: 10 mila euro da spendere ogni volta che il montetitoli cambia in modo sensibile
  • Fiscalità per Due Diligence: 5/10 mila euro (tantum)
  • Società di revisione: dipende dall’entità della quotazione ma siamo intorno a 20 mila euro / annui
  • Studio legale: 20 mila euro alla quotazione e poi 40/50 mila / anno
  • Fee per la raccolta fondi: 3/4% sul valore della quotazione
  • Consulenti
    • Nomad: 100 mila euro alla quotazione e poi 40 mila / annui
    • Global Coordinator: 1% della raccolta
    • Specialist: 30 mila euro / annui

Come possiamo vedere, per la quotazione di una media società (diciamo con 100 milioni di euro di valore) possiamo tranquillamente sfiorare i 2/3 milioni di euro di costi iniziali che poi passano a 4/500 mila euro annui.