Esistono diverse modalità di trading, associate all’orizzonte temporale dell’investimento, le vedremo tra poco, ma già da ora vogliamo sottolineare che non c’è una modalità giusta e una sbagliata: dipende dalla vostra propensione al rischio e dalle commissioni pagate per operare.
Infatti, per poter operare in borsa, su un indice o su una materia prima, bisogna adoperare un intermediario finanziario (una banca o una società di gestione) che hanno il loro guadagno sulla base di commissioni (o di spread) su ogni operazione. Ovviamente, più il costo dell’intermediario è alto e meno conviene fare operazioni veloci poiché il potenziale guadagno viene assorbito dall’intermediario.
Tipi di trading
I seguenti sono i tipi di trading più importanti in base all’orizzonte di investimento:
Day trading
Gli investitori che praticano questo tipo di trading sono quelli che, comunque vada, chiudono le loro posizioni a fine giornata. Per questo motivo si scambiano grafici a breve termine, tra i 5 e i 10 minuti.
In questo tipo di trading, il rischio assunto in ogni posizione aperta è molto controllato dal trader, che deve anticipare il mercato osservando l’agenda macroeconomica di ogni giorno.
Tipicamente sono operazioni che vengono aperte già con stop lose e take profit impostati, così da bloccare eventuali variazioni impreviste. Qualora il prezzo non sia arrivato a toccare le barriere preimpostate, l’operazione viene chiusa comunque a fine giornata, al di là del segno del risultato.
Trading a breve termine
In questo tipo di trading le posizioni vengono lasciate aperte alla fine della giornata, in quanto l’orizzonte temporale è solitamente di circa 10 giorni.
Di solito viene utilizzato con i grafici giornalieri per identificare il trend, e una volta che il mercato è partito a favore del trend aumentiamo la nostra posizione acquistando più titoli.
Anche in questo caso tipicamente vengono impostate delle barriere, sempre quella di stop lose, non è detto che venga impostata anche quella di take profit.
Trading a lungo termine (cassettista)
In questo caso l’orizzonte temporale non è definito e quindi vengono utilizzati grafici giornalieri e settimanali.
In questo caso, è anche comune aumentare le posizioni in forma piramidale.
A differenza del trading a breve termine, gli investimenti non cercano solo una differenza di prezzo a favore, ma anche il dividendo che verrà distribuito se investiamo in azioni.
Questa tipologia di trading è quella cercata per esempio dai fondi o dal celeberrimo Warren Buffett:
Se non vuoi essere proprietario di un’azione per dieci anni, non pensare nemmeno di impossessartene per cinque minuti. Metti nel tuo portafoglio titoli di aziende i cui guadagni complessivi sono destinati a marciare negli anni. Così anche il valore di mercato del tuo portafoglio aumenterà
Warren Buffett sull’orizzonte temporale degli investimenti
In questa casistica, di solito, non vengono impostate barriere, se l’azione cresce si lascerà correre e se scende, oltre una certa soglia percentuale di perdita, si acquisteranno altre azioni, mediando il prezzo medio di carico.
Scalping
Lo lasciamo per ultimo perché è il metodo più aggressivo e certamente bisogna conoscerne bene il metodo, altrimenti il rischio di perdere grandi capitali è elevatissimo. È quindi sconsigliato per il 99% dei trader.
È molto simile al day trading ma in questo caso si fa trading con grafici a brevissimo termine, spesso addirittura a 1 minuto.
Si tratta di un tipo di trading molto più aggressivo, con alti livelli di leva finanziaria al fine di beneficiare il più possibile dei piccoli movimenti di mercato.
Le operazioni vengono chiude nel giro di qualche ora. Si lavora sempre con stop lose e take profit e spesso sono impostati a pochi pips di distanza. Grazie alle leva finanziaria si sfruttano movimenti minimi del titolo riuscendo a massimizzare la resa. Tipicamente queste operazioni vengono fatte in serie, con decine (se non centinaia) di aperture e chiusure durante la giornata, tutte che porteranno a guadagni di piccola entità.
È comune che queste operazioni vengano portate a termine attraverso l’ausilio di software in grado di leggere le analisi tecniche del periodo e reagire di conseguenza, impostando già stop e take nel momento dell’apertura della posizione.