IPO Plenitude
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Plenitude è nata da una costola di ENI, si tratta dell’azienda che dovrebbe traghettare la capogruppo verso un futuro più green, attraverso la rivendita di prodotti verso i clienti finali.

Tutti i clienti ENI, con le forniture gas e luce, già da vari mesi ricevono le fatture con l’intestazione di Plenitude, che nella visione dell’azienda fondata da Enrico Mattei sarebbe dovuta essere quotata.

Già in fase di creazione dell’azienda si parlava di IPO e il primo annuncio arriva il 9 giugno, con un comunicato stampa attraverso cui l’azienda sottolinea che, come già comunicato al mercato il 7 ottobre 2021, si procederà all’IPO della nuova società.

In quella data non si comunicava un tempo massimo per l’IPO ma si sottolineava come:

In relazione all’Operazione, la Società ha predisposto un Documento di Registrazione, una Nota Informativa e
una Nota di Sintesi, che, collettivamente, costituiscono il Prospetto relativo all’offerta pubblica e all’ammissione
a quotazione delle Azioni in Italia, che è stato depositato presso la Consob per l’approvazione

Dal comunicato stampa Plenitude del 9 giugno 2022

Insomma, la quotazione pareva a un passo…

Nei giorni successivi, però, le borse mondiali hanno vissuto una brusca frenata, costringendo ENI a rivedere i piani e comunicare, con nota stampa del 23 giugno, che riporta il titolo eloquente “L’offerta pubblica iniziale delle azioni Plenitude è stata posticipata in ragione delle attuali condizioni di mercato”, come l’IPO sarebbe slittata a data da destinarsi.

Il succo del nuovo comunicato era:

Dall’annuncio da parte di Plenitude ed Eni dell’Intention to Float, lo scorso 9 giugno, le condizioni di mercato si sono deteriorate. Malgrado Plenitude abbia riscontrato da parte degli investitori un forte e diffuso interesse, nonché un significativo consenso sulla sua strategia, è stato valutato che la volatilità e l’incertezza che attualmente coinvolgono i mercati richiedano un’ulteriore fase di monitoraggio.

Dal comunicato stampa Plenitude del 23 giugno 2022

Insomma, senza tanti giri di parole, IPO rimandata. Il mercato scommetteva in una quotazione in autunno, ma siamo oramai quasi al termine di questa stagione e dell’IPO nemmeno l’ombra.

Quando sarà l’IPO di Plenitude

Ora gli azionisti di ENI (e non solo) si chiedono: quando ci sarà l’IPO di Plenitude? La risposta non è semplice e molto probabilmente dipenderà dalle condizioni del mercato.

Ovvio che ENI ha bisogno di far cassa attraverso questa IPO e pensare di quotarla in un momento di crollo del mercato non è una buona idea.

Quello che possiamo dire è che, visti i tempi, sicuramente non sarà quotata insieme alle aziende del 2022, ma oramai si andrà all’anno nuovo.

Il mercato, soprattutto il FTSE MIB ha recuperato del terreno, ma certamente il momento ancora potrebbe non essere ottimale. A ciò si unisce la tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche, per cui c’è prima bisogno di far chiarezza.

Per tale motivo, secondo noi, ENI guarderà attentamente al mercato e in contemporanea aspetterà che la legge di bilancio del 2023 venga approvata, infatti in questa dovrebbe essere contenuta la tagliola sugli extra profitti.

Solo a inizio 2023 quindi verranno fatte nuove valutazioni, procedendo eventualmente con l’IPO non prima della primavera 2023.