Nave per carico GNL
Nave per carico LNG
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Continuiamo con i nostri articoli riguardanti le fonti di energia e, dopo aver visto il mercato del petrolio, il mercato del gas naturale e quello dell’energia in generale proviamo a toccare il mercato del gas naturale liquefatto, comunemente denominato GNL o LNG in inglese.

Benché sia una risorsa naturale da estrarre, a differenza di altri combustibili fossili il GNL è più economico e meno inquinante.

Un materiale che, viste le proprie caratteristiche, verrà sempre più usato. Caratteristiche che, rispetto al gasolio, si possono riassumere velocemente in 4 punti:

  • emissioni di anidride carbonica ridotte di oltre il 23%
  • azzeramento delle emissioni di ossidi di zolfo
  • emissioni di particolato ridotto del 50%
  • emissioni di ossidi di azoto ridotti del 60%

Ma ha anche svantaggi e il principale consiste nel fatto che deve viaggiare in un gasdotto, il quale non può essere costruito sull’acqua in modo semplice. Ciò è un limite importante, poiché il GNL può essere estratto e usato in mercati contigui, ma non può viaggiare per lunghe tratte fino ad arrivare a mercati internazionali. Per farlo arrivare oltre gli oceani, le compagnie devono pressurizzarlo e trasportarlo attraverso camion o navi.

Nonostante ciò, considerando l’andamento verso la decarbonizzazione voluta da ogni nazione del globo, le aziende stanno investendo miliardi di dollari per costruire impianti di liquefazione.

Il mercato del Gas Naturale Liquefatto

Gli ultimi dati utili ce li fornisce un’azienda del settore e precisamente il colosso anglo-olandese Royal Dutch Shell, il quale ha calcolato che nel 2019 il commercio globale di GNL ha raggiunto i 359 milioni di tonnellate, cifra che permette di alimentare 722 milioni di case; una cifra che rappresenta il triplo rispetto ai numeri di 20 anni prima.

La maggiorparte di questo materiale è diretto verso l’Asia e in modo particolare verso la Cina, che drena la maggior fetta di questa torta, con una domanda in costante aumento.

Ci si aspetta che la produzione e il consumo di tale combustibile raddoppi nei prossimi venti anni, con un target al 2040 di 700 milioni di tonnellate, con il sud e il sud-est asiatico che continueranno a essere i maggior consumatori.

Un mercato molto interessante, soprattutto perché, se la domanda rimane il linea, così come il prezzo, i margini per le aziende che stanno investendo in questo segmento sono molto alti, traducendosi in ghiotti dividendi per gli azionisti.

Le migliori aziende nel mercato GNL

I più grandi produttori mondiali di GNL sono società private, spesso di proprietà statale, come nel caso della Qatargas, facente parte del governo del Qatar e che rappresenta il più grande produttore mondiale di GNL.

Concentrandoci invece sulle aziende quotate in borsa possiamo tirare fuori qualche nome interessante tra i campioni di produzione del GNL.

Royal Dutch Shell

Uno dei pionieri nel GNL è la società anglo-olandese Royal Dutch Shell, la quale è diventata negli ultimi anni una dei principali player in questo mercato. Il vero salto RDS l’ha fatto nel 2016, quando acquisì BG Group, con un’operazione da 70 miliardi di dollari.

L’aggregazione ha prodotto una capacità produttiva di GNL che si estende in 10 differenti nazioni oltre a quote in un paio di impianti di rigassificazione.

Shell è impegnata sull’intera filiera, producendo, trasportando e vendendo il GNL in tutto il mondo. Ciò consente di tenere bassi costi dalla produzione al cliente finale, massimizzando i margini.

I progetti di costruzione sono numerosi e Shell è determinata a rimanere nelle posizioni di leadership nei prossimi anni.

Total

Rimaniamo in Europa con la francese Total, la quale ha fatto del GNL una delle priorità di sviluppo negli ultimi anni e continua a investire per recuperare posizioni e vendite.

Nel 2020 Total ha prodotto il 10% dell’intera quota di GNL mondiale, diventando il secondo produttore globale quotato alle spalle proprio di Shell.

Anche Total ha percorso la strada dell’integrazione nel processo produttivo e di vendita, quindi quanto detto per Shell equivale anche per Total: l’intero processo consente di tenere bassi i costi e di massimizzare i profitti.

Nei progetti futuri del colosso francese c’è quello di aumentare la produzione a un ritmo di 50 milioni di tonnellate all’anno fino al 2025. Quindi, qualora la domanda di GNL continuasse a crescere, Total sarebbe in un’ottima posizione di vantaggio rispetto a molti competitor.

ENI

Rimaniamo in Europa ma guardiamo in casa nostra, cercando di capire cosa sta facendo ENI sul mercato del GNL. Naturalmente un colosso come il nostro Ente Nazionale Idrocarburi non poteva stare a guardare mentre i competitor approfittavano di questo mercato, ma c’è da segnalare il ritardo rispetto ad altri player.

Nel 2019 ENI ha avuto un volume di circa 9,5 milioni di tonnellate di GNL, che rappresenta una fetta del 2,7% del mercato totale, quindi ben distante da Total e da Shell.

I ritmi di aumento al momento appaiono modesti, benché vengano firmati continuamente accordi di approvvigionamenti.

Cheniere Energy

Lasciamo il vecchio continente e spostiamoci al di là dell’oceano, dove l’americana Cheniere Energy è stata la prima società a esportare GNL in 48 Stati ed è il player più grande degli Stati Uniti. Ciò è rappresentato anche dal ticket che l’azienda ha in borsa: LNG. Quindi a ben specificare di cosa si occupa la compagnia.

Nel 2020 Cheniere Energy è stato il quarto fornitore di GNL a livello globale. Non produce direttamente il gas ma lo acquista e lo spedisce verso i propri impianti attraverso i gasdotti di terzi o quelli che gestisce autonomamente. A questo punto liquefa il gas e lo vende, per l’85% verso compratori stranieri e il restante 15% sul mercato domestico.

Come viene venduto il GNL

Per dare stabilità al mercato ed evitare delle variazioni di breve dei prezzi, le quattro società appena citate vendono il materiale attraverso contratti a lungo termine.

ENI, per esempio, ha contratti ventennali con gli acquirenti, nei quali si stabilisce a priori i target e i prezzi per il periodo.

Il futuro del GNL

Con il costante abbandono del petrolio, il globo avrà necessità di nuovi carburanti in futuro e il GNL rappresenta una buona possibilità, grazie alla propria anima green e ai bassi costi di produzione e vendita.

Inoltre, e non è cosa da poco, il mondo ha abbondanti giacimenti di questo gas, garantendo forniture crescenti per decenni.

Le azioni del mercato del Gas Naturale Liquefatto

A questo punto non ci rimane che fornire la lista delle azioni global che hanno interessi nel GNL. Nella lista non troviamo solo i produttori e venditori di GNL ma anche aziende che sono impegnate a vario livello nella filiera del GNL. Qui troviamo aziende che gestiscono le pipeline, piuttosto che compagnie che gestiscono i trasporti via mare o che fanno semplice rivendita per terzi.

Azienda / AzioneSede
Cheniere Energy
NYSE: LNG
USA
Cheniere Energy Partners
NYSE: CQP
USA
Chevron Corporation
NYSE: CVX
USA
Dynagas LNG Partners
NYSE: DLNG
Monaco
Enbridge
NYSE: ENB
Canada
Energy Transfer LP
NYSE: ET
USA
ENI
BIT: ENI
Italia
Enterprise Products Partners
NYSE: EPD
USA
Equinor (Statoil)
NYSE: EQNR
Norvegia
ExxonMobil
NYSE: XOM
USA
Golar LNG
NASDAQ: GLNG
Bermuda
Golar LNG Partners
NASDAQ: GMLPP
Bermuda
Hoegh LNG Partners
NYSE: HMLP
USA
KBR
NYSE: KBR
USA
Kinder Morgan
NYSE: KMI
USA
Novatek
MCX: NVTK
Russia
ONEOK
NYSE: OKE
USA
Pembina Pipeline
TSE: PPL
Canada
Plains All American Pipeline
NASDAQ: PAA
USA
Royal Dutch Shell
AMS: RDSA
Olanda
Sempra Energy
NYSE: SRE
USA
TC PIPELINES LP
TSE: TRP
Canada
Teekay Lng Partners
NYSE: TGP
Bermuda
Total
EPA: FP
Francia
Williams Companies
NYSE: WMB
USA
Woodside Energy
ASX: WPL
Australia