ACS interessata ad Aspi
Aspi nell'obiettivo di ACS
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Colpo di scena nella trattativa che va avanti da 9 mesi per la cessione di Autostrade per l’Italia, infatti nell’affare si è buttata anche la spagnola ACS, guidata dall’imprenditore Florentino Perez.

Offerta fino a 10 miliardi di euro, ben superiore quindi ai 9,1 offerti da Cassa Depositi e Prestiti per lo stesso asset oggi in mano ad Atlantia. Si tratta di un’ottima notizia per gli azionisti di Atlantia poiché prevede un secondo offerente che quindi, potenzialmente, potrebbe far scattare un’asta.

Già un paio di giorni fa Perez aveva ipotizzato un’azienda pan-europea in grado di gestire le autostrade del vecchio continente, e l’arrivo di tale lettera fa comprendere quanto sul serio stia facendo.

Una mossa a sorpresa, anche considerando che ACS è partner di Atlantia per la gestione di Abertis, che è il gestore delle autostrade spagnole. Da comprendere come Abertis entrerebbe nello scacchiere immaginato da Perez, se si tratta di una prima mossa per andare a fondere le società oppure se semplicemente è un’operazione di “disturbo” con il ben servito a Edizione che, solo nel 2017, vinse una battaglia all’ultimo euro con ACS per la gestione di Abertis.

ACS che sta per ricevere 5 miliardi di euro dalla cessione della sua divisione industriale Cobra e questo la mette in una posizione di forza rispetto agli altri player.

Il primo a esprimersi sull’offerta è il partner del fondo TCI (secondo azionista di Atlantia con il 10% di quote), Jonathan Amouyal, il quale vede finalmente ben valorizzato l’azienda:

Come azionista di peso di Atlantia, accogliamo con favore l’offerta di Acs. L’offerta è ampiamente superiore all’offerta fatta da Cdp e dai suoi partner. Il governo italiano dovrebbe permettere ad Aspi di essere venduta al più alto offerente senza alcuna interferenza politica. Ci aspettiamo che il cda di Atlantia agisca nel migliore interesse degli azionisti e si impegni subito, con indipendenza e professionalità ad esaminare l’offerta di Acs.

Jonathan Amouyal, partner del secondo azionista di Atlantia, il fondo TCI

C’è da sottolineare che lo stesso Florentino Perez ha ipotizzato un ingresso insieme anche a Cassa Depositi e Prestiti e altri player (si pensa a Macquarie e BlackRock che già fanno parte della partita). Da capire, come abbiamo detto, quale sarebbe lo schema: ACS avrebbe una quota in Autostrade insieme a CDP e i due fondi? Lo stesso ACS terrebbe la quota del 50% in Abertis insieme ad Atlantia? Quale sarebbe il ruolo di Atlantia in questo nuovo schema? Oppure si ipotizzerebbe successivamente una fusione tra Abertis e Autostrade, con ACS che a quel punto sarebbe il socio di maggioranza ma con Atlantia che rientrerebbe su Aspi?

Domande sulle quali avremo presto risposte se il Consiglio di Amministrazione di Atlantia, che si riunisce oggi per la valutazione dell’offerta di CDP, deciderà di prendere in considerazione questa nuova offerta che, come abbiamo detto, è migliorativa rispetto alla precedente.