Finalmente è arrivata la notizia dello spostamento della nave EverGreen dal Canale di Suez, si è trattato di un’operazione molto complessa per permettere alle navi in coda, all’interno del Mar Rosso e del Golfo di Suez di poter finalmente transitare e arrivare nel Mediterraneo.
Ci è voluta una settimana intera, nella quale alcune navi hanno fatto il vecchio giro intorno all’Africa (con il rischio pirati, come successo alla nave Maersk Alabama nell’aprile del 2009) altre invece hanno semplicemente atteso che fosse possibile passare, infine alcune hanno ritardato la partenza per evitare di ritrovarsi in coda.
Un danno enorme in quella direttrice che collega l’Asia, e in particolar modo la Cina, con l’Europa. Un danno che ha toccato, con pesi differenti, praticamente tutte le industrie del Vecchio Continente.
Ma tra i mercati quello certamente più penalizzato è stato quello industriale, con forniture di materie prime importate dall’Asia che hanno bloccato intere linee di produzione. E se il settore automobilistico va già a rilento a causa della crisi dei chip, lo stesso non si può dire per altre industrie che navigano a pieno regime.
Persino il mercato alimentare ha subito dei piccoli problemi, dovuti al fatto che, in attesa di passare da Suez, ci fossero navi cariche di bestiame vivo, destinato al mercato alimentare europeo. Animali che, come segnalato dall’ong Animals International, potrebbero avere acqua e cibo per pochi giorni, rischiando quindi una catastrofe non indifferente, e che non possono sbarcare in altre nazioni per questioni burocratiche e di permessi.
Infine, ovviamente, pessime notizie per chi effettua trasporti marittimi, giusto per fare un esempio, Maersk è arrivata a perdere fino all’11%, per poi recuperare parzialmente, da quando il canale è bloccato.
Chi ci guadagna da questo incidente?
Ma come ogni crisi c’è chi ci perde, chi subisce rallentamenti e chi ci guadagna. Una settimana di blocco è relativamente troppo poco tempo per cambiare radicalmente abitudini, ma siamo assolutamente sicuri che questo incidente abbia sposato una piccola fetta di merci in transito dalle navi verso gli aerei, quindi con un beneficio per le aziende che effettuano trasporti via aerea (DHL, UPS, ecc).
Altro vantaggio potrebbe arrivare da chi effettua noleggi di sistemi per B2B: pensiamo per esempio a un cantiere che sa dell’arrivo di un macchinario per una specifica data e si ritrova a iniziare i lavori senza quel macchinario… ovviamente, non avendo certezza di quando la situazione si sbloccherà, per evitare di avere spese maggiori, il cantiere si rivolgerà alle società di noleggio che magari hanno già quel sistema necessario.