Con buona pace per il M5S che non voleva dare soldi ai Benetton, e con buona pace di chi chiedeva che gli introiti per la cessione di Autostrade per l’Italia non finissero in dividendi, ecco che Atlantia stabilisce un piano di Buyback di azioni proprie.
Tecnicamente non c’è nessun dividendo, quindi i partiti politici possono comunque continuare ad affermare che nemmeno un euro è andato nelle tasche della famiglia Benetton, certo è che un buyback come quello in programma certamente farà lievitare il prezzo delle azioni.
I soci di Atlantia, con voti a favore per il 99,29% degli aventi diritto, ha deciso di far partire un riacquisto di azioni proprie da parte della società, che dovrà concludersi entro 18 mesi.
Verranno rastrellate e annullate 125.000.000 azioni proprie, corrispondenti a circa il 15% delle quote sul mercato, per un corrispettivo di 2 miliardi. La società ha quindi stabilito di comprare azioni con un prezzo medio di carico di 16 euro ad azione. Questo rappresenterà un nuovo livello di supporto per i prossimi mesi, poiché qualora il prezzo andasse sotto i broker che verranno incaricati dell’acquisto andranno ad acquistare consistentemente al prezzo minore.
Le azioni saranno acquistate, attraverso un’offerta pubblica di acquisto, con un premio massimo del 20% sulla media dei 5 giorni precedenti, questo porterà l’azienda ad acquistare in momenti di calo del mercato, così da essere sempre sotto media rispetto ai 5 giorni precedenti.
L’annuncio, effettuato venerdì a borsa chiusa, non ha particolarmente scaldato il titolo, che viaggiava (e viaggia) tra i 16,20 e i 16,30 euro ad azione.
Potenzialmente, visto l’acquisto e l’annullamento, che non comporterà perdite in capitale sociale, poiché le azioni sono prive di valore nominale, dovrebbe permettere un aumento del valore delle azioni, sin da subito, del 15%, poiché, tra 18 mesi, chi possiede oggi un’azione avrà in mano, relativamente, il 15% in più di valore dell’azienda. Questo avverrebbe a variabili ferme, ma il mercato, lo sappiamo, non gira mai a variabili ferme…