Era agosto del 2014 e durante un’intervista alla CNBC, direttamente da Omaha, Warren Buffett, fondatore della Berkshire Hathaway, diceva:
The one thing you can be quite sure of is if we went into some very major war, the value of money would go down, that’s happened in virtually every war that I’m aware of. The last thing you’d want to do is hold money during a war
Warren Buffett sugli effetti inflazionistici delle guerre
Per chi non mastica l’inglese, Buffett sta dicendo:
Se c’è una cosa di cui si può stare certi è che durante un grande conflitto il valore dei soldi andrà verso il basso; questo è successo in qualsiasi guerra che ho osservato. L’ultima cosa da fare, durante una guerra, è avere (grosse quantità) di soldi
Ci siamo permessi di aggiungere (grosse quantità) perché il discorso è corretto ma non significa che bisogna rimanere in rosso sul conto.
Il motivo di queste affermazioni è più che comprensibile: qualsiasi guerra ha degli effetti inflazionistici e si può stare ben certi che al termine del conflitto il valore dei soldi è molto più basso rispetto che all’inizio.
Ciò è successo con le Guerre Mondiali e potrebbe potenzialmente risuccedere con qualsiasi guerra su larga scala. A maggior ragione con l’attuale guerra tra Russia e Ucraina, perché già accompagnata e anticipata dall’inflazione e perché va a colpire direttamente i prezzi degli energetici, che a loro volta hanno un effetto devastante sui prezzi di qualsiasi prodotto.
Allora come difendersi da questa inflazione? Acquistate beni che possono rivalutarsi e seguire l’inflazione: può essere un investimento immobiliare, l’acquisto di azioni difensive o cicliche, oppure qualsiasi attività che, finita la guerra, avrà un costo proporzionato alla vita di domani.
Per chi volesse sentire l’intervento completo di Warren Buffett qui il video dell’intervista: