Videogames
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Con il gran clamore suscitato dall’uscita della nuova console di Sony, la PlayStation 5, non possiamo non dare un’occhiata al mercato dei videogiochi nella sua interezza.

Il mercato del games online sta esplodendo negli ultimi anni e le opportunità non mancano di certo, sia per player che sono già in questo mercato sia per player che si stanno rapidamente affacciando a questo business.

A vecchi business se ne affacciano di nuovi, a vecchi player se ne aggiungono di più agguerriti.

E se il play in single mod sta andando in pensione, gli eSports e il multiplay online sta diventando il padrone di questo mondo.

Prima di proseguire con qualsiasi altro discorso bisogna fare un piccolo paragrafo sugli eSports e in modo particolare cosa possa significare un termine del genere.

Cosa è l’eSports

Con eSports si indicano quei campionati ufficiali che vedono impegnate più persone per cercare di vincere la competizione.

In origine c’erano le fiere che rappresentavano degli hub per i videogiocatori che si incontravano e si sfidavano.

Con la banda larga e il benestare delle console, gli eSports digitali hanno imboccato la rampa di lancio creando un mercato miliardario.

Sono vari i brand che si apprestano a versare denaro in questo mondo, come per esempio Duracell che ha appena sottoscritto un contratto per sponsorizzare il team inglese Ellevens Esports.

E non sorprendono più di tanto le notizie di un bimbo di 8 anni che è appena diventato una star, con tanto di contratto, grazie a Fortnite.

Il successo degli eSports si deve alla loro natura: milioni di utenti connessi simultaneamente per assistere a una gara tra team professionisti.

In pratica si sta replicando la modalità degli sport classici, dove milioni di spettatori guardano una gara di persone che vengono pagate dagli sponsor.

La velocità del business degli eSports

Con gli eSport siamo ancora in una fase embrionale, quindi è complesso realmente capire che portata e quanto velocemente possa espandersi così da diventare qualcosa di tangibile.

Il mercato dei professionisti è ancora deregolamentato e ci sono vari aspetti ancora da chiarire.

Quello che c’è da notare è però che le aziende hanno iniziato a capire il vero potenziale di questo mercato e stanno iniziando a investirci, sia in termini di sponsorizzazione sia in termini di investimento per far crescere dei team che andranno a creare dei nuovi professionisti.

Come guadagnano gli eSports?

Il modello di business potrebbe sembrare sconosciuto ma si basa su solide conoscenze passate e su metodologie già usate con fortuna altrove.

Le aziende di eSports guadagnano attraverso accordi di licenza per la trasmissione, merchandising, vendita di biglietti per eventi dal vivo, sponsorizzazioni, pubblicità e altri canali.

Le aziende possono anche vendere i diritti esclusivi per gestire squadre di esporti all’interno di campionati ufficiali, e i campionati di gioco competitivi possono fungere da pubblicità per i titoli sottostanti.

Industria dei videogiochi

Nell’attesa di vedere qualche titolo azionario legato agli eSports, abbandoniamo temporaneamente questo segmento e allarghiamo gli orizzonti guardando all’intero settore.

I titoli dell’industria dei videogiochi sono spesso molto vivaci, ciò perché troppo spesso si dà importanza all’attesa del gioco più che alle metriche fondamentali dell’azienda stessa.

Non vi è dubbio che al crescere del tam tam per l’uscita di un videogioco come GTA il titolo TakeTwo vedrà il suo P/E alzarsi di conseguenza, fermo il fatto che sviluppare un gioco come GTA ha dei costi decisamente alti e quindi le aspettative spesso si infrangono sui bilanci dell’azienda stessa.

Non che l’azienda (o in generale le aziende) non siano dei buoni investimenti, infatti spesso parliamo di società con ottimi fondamentali, la questione è che spesso la psicologia prende il sopravvento e quindi ci sono delle variazioni che portano la volatilità alle stelle.

Gli investitori più scaltri hanno probabilmente già in portafoglio qualche azienda legata ai videogame, ma con un’ottica sempre di medio/lungo periodo, sfruttando i momenti di depressione per aumentare l’investimento.

Il segmento dei videogiochi e delle console

Ovviamente gli eSports sono un po’ la novità, ma il mercato dei videogames non è certo fermo e vecchie tecnologie fanno ancora da padrone, basti pensare alle console, nate nella modalità in cui le abbiamo ancora oggi nella prima metà degli anni 90 e in circa 25 anni ci sono state evoluzioni tecnologiche che l’hanno portate a essere sempre più prestanti e veloci, ma la logica del dispositivo, della TV e del joypad non cambia.

Ecco allora le diverse tipologie di aziende che si affacciano con più modalità su questo mercato:

  • Console e hardware
  • Videogames
  • eSports
  • Connettività, Server e servizi

Le console e l’hardware

In origine esisteva un CD da inserire in una console per poter giocare a un gioco, è stato così per molto tempo e ancora prima lo stesso CD (o addirittura un floppy) veniva inserito in un PC.

Con il tempo il mercato è cambiato tantissimo, con l’avvento della banda larga i CD (e i successivi Blue-Ray) hanno lasciato spazio ai download e i maggiori player in questo campo (Sony e Microsoft, con qualche incursione di Nintendo) hanno approntato dei marketplace in cui poter acquistare le licenze digitali dei videogiochi.

Il maggior pericolo per le console è rappresentato da dispositivi smart che ogni giorno promettono di minare la leadership delle principali aziende.

In particolar modo, essendo un business multimiliardario e globale, i big del tech non stanno certo a guardare e se Google Stadia promette di essere la Netflix del videogames, c’è un dispositivo che più di tutti ha spostato le regole di ingaggio. Si tratta degli smartphone in grado di creare da zero un intero mercato dei videogames per mobile.

Certo, i video giocatori, quelli seri, non si accontentano di un telefonino e hanno bisogno di una console se non addirittura di un hardware dedicato da creare attraverso un sistema a PC.

In questo ultimo segmento sono nate (o cresciute) aziende che di mestiere forniscono schede grafiche molto potenti, mouse adatti, dispositivi di puntamento o altri joypad e device per meglio giocare.

I videogiochi

Le case produttrici di videogames non sono state certo a guardare e hanno approfittato di ogni evoluzione tecnologica per poter migliorare sia i giochi stessi che le modalità di vendita, quindi, giusto per fare un esempio, se i blue-ray rappresentavano un problema nella misura in cui esisteva una compravendita di videogiochi usati, le licenze digitali hanno risolto definitivamente la questione.

Allo stesso modo le stesse società hanno abbracciato più che volentieri il multiplay online per il semplice motivo che, attraverso questo sistema, un videogioco non è stato più un bene da consumare e rivendere ma una piattaoforma su cui costruire server, connettività, espansioni, abbonamenti, ecc.

Insomma si è passati da un uso temporaneo di un gioco, con i dischi che non potevano avere espansioni (se non con la vendita di ulteriori dischi) alla fase in cui un videogioco è solo un terreno su cui costruire una serie di filoni di guadagno.

Addirittura si è arrivati, per la verità più su mobile che su console, ad avere giochi gratuiti con la semplice idea che le varie migliorie/novità dovessero essere pagate successivamente attraverso una serie di micropagamenti. E il mercato sta apprezzando questo tipo di esperienza.

Le azioni legate al mondo dei videogiochi

AziendaKey Strengths
Activision Blizzard (NASDAQ:ATVI)Call of Duty, Diablo, Hearthstone, Starcraft, World of Warcraft
Amazon (NASDAQ:AMZN)Prime Games, Amazon Games, Amazon Twitch
AMD (NASDAQ:AMD)Processori e schede video Rateon
Apple (NASDAQ:AAPL)Apple Arcade, App store con gaming
Electronic Arts (NASDAQ:EA)Apex Legends, Battlefront, FIFA, Madden, Star Wars
GameStop (NYSE:GME)Reseller games e console
Google/Alphabet (NASDAQ:GOOGL)Google Stadia
Hasbro (NASDAQ:HAS)Monopoly, Scrabble
Huya (NYSE:HUYA)Video Gaming Streaming
Microsoft (NASDAQ:MSFT)X-Box
Logitech (SWX:LOGN)Sistemi di puntamento
Nintendo (TYO:7974)Console: Switch, Games: Pokémon, Super Mario, The Legend of Zelda
NVIDIA (NASDAQ:NVDA)Schede video
Sony (TYO:6758)PlayStation
Take-Two Interactive (NASDAQ:TTWO)Grand Theft Auto, NBA 2K, Red Dead Redemption, WWE 2K
Tencent Holdings (HKG:0700)Honor of Kings, League of Legends
Lista di azioni sul settore dei Videogiochi

Con modalità differenti, tutte queste aziende hanno almeno un piede all’interno del mondo gaming, si va dai big Apple, Amazon e Google che hanno sviluppato la loro piattaforma, sino a NVIDIA e AMD che forniscono hardware di alto livello per i PC.

Ovviamente ci sono anche tutti i produttori di videogames e qualche servizio di streaming.

Dove investire

Un investitore che si affaccia per la prima volta a questo mondo potrebbe essere un po’ confuso, con queste ultime righe vogliamo cercare di spaccare il mercato dando indicazioni ben precise.

Se gli eSports rappresentano la novità assoluta, e tanto ne abbiamo parlato durante l’articolo, il business è ancora fortemente immaturo e le aziende che si trovano al 100% su questo mercato, come per esempio Huya, vanno valutate con tanta attenzione.

Altre aziende nasceranno su questo mercato, proprio perché è ancora agli inizi, quindi di possibilità di business ce n’è tantissimo. C’è un mare di potenziale ancora inesplorato.

Investire invece sul classico potrebbe essere una buona chiave per periodi medi, con Sony, Microsoft e i big della tecnologia che certamente cercheranno di approfittarne per trarre maggior beneficio.

Se invece vogliamo concentrarci solo sui videogames, le società di produzione di giochi, come EA, Activision Blizzard o Take Two sono delle corazzate che possono agevolmente girare il timone verso le piattaforme che prenderanno più piede.

Al momento il gaming che passa da PlayStation, Nintendo o da X-Box sembra incontrastato e i big della tecnologia avranno tanta strada da percorrere prima di potersi misurare con i tre principali player per console.

Noi non sappiamo quale sarà la piattaforma del futuro e come PlayStation, piuttosto che X-box sapranno evolversi, di certo i produttori di videogames non usciranno sconfitti da questa sfida. Quindi, nell’ottica di un investimento a lungo periodo i produttori sono da preferire.

Chi volesse scommettere (ed è una bella e affascinante scommessa) potrebbe provare a cavalcare quello che pare essere un business per il futuro, cioè gli eSports.