S&P 500
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L’S&P 500, noto anche come Standard & Poor’s 500, è un indice del mercato azionario che traccia l’andamento dei prezzi dei titoli delle prime 500 società statunitensi.

Poiché le attività dell’indice comprendono un totale approssimativo di 2,2 trilioni di dollari, l’indice S&P 500, insieme al Dow Jones Industrial Average (DJIA), è spesso utilizzato come indicatore della performance e della forza dell’economia statunitense.

Come negoziare il CFD S&P 500

Il prezzo S&P 500 fornisce tipicamente ai trader un alto grado di liquidità, lunghe ore di trading e spread di trading ristretti. Oggi è possibile negoziare l’indice S&P 500 utilizzando i CFD (contratti per differenza). L’utilizzo dei CFD per negoziare l’S&P 500 vi permetterà di andare lungo o corto senza dover trattare con gli scambi convenzionali.

Poiché l’indice traccia un ‘paniere’ di 500 aziende statunitensi, ai trader che trattano l’S&P 500 viene data un’esposizione diversificata ad un mercato azionario statunitense (un’esposizione che è ampiamente coperta da analisti che conducono approfondite ricerche tecniche e fondamentali sulla sua performance).

Inoltre, essendo uno degli indici che include più azioni, viene comunemente considerando un ottimo strumento di diversificazione; infatti tra i 500 titoli presenti ci sarà sempre varietà di andamento anche in periodi di crisi.

Come viene calcolato l’S&P 500?

Le aziende che fanno trading sull’indice S&P 500 vengono selezionate da un comitato che valuta il merito dell’azienda secondo otto criteri primari. Questi sono:

  • Capitalizzazione di mercato
  • Liquidità
  • Domicilio
  • Quota pubblica
  • Classificazione dei settori
  • Attuabilità finanziaria
  • Durata delle negoziazioni in borsa

Inoltre, ogni azienda deve soddisfare i seguenti requisiti di liquidità:

  • Una capitalizzazione di mercato maggiore o uguale a 6,1 miliardi di dollari
  • Volume minimo mensile di negoziazione di 250.000 azioni per ciascuno dei sei mesi precedenti la data di valutazione

Le aziende S&P 500 sono selezionate per essere rappresentative dei settori dell’economia statunitense (ad esempio, tecnologia, sanità, industria, materie prime).

L’S&P 500 è ponderato in base alla capitalizzazione, il che significa che le aziende con maggiori capitalizzazioni di mercato avranno una maggiore influenza sul prezzo dell’S&P 500.

Come la media industriale Dow Jones Industrial Average, il valore dell’indice S&P 500 è calcolato attraverso la somma della capitalizzazione di mercato di tutti i 500 titoli che vengono divisi dal Divisore, dove il Divisore è considerato pari a circa 8,9 miliardi. Il Divisor viene rettificato in caso di frazionamenti azionari o fusioni per garantire che il valore numerico dell’indice non sia influenzato.

Aziende nell’S&P 500

Se commerciate l’S&P 500, noterete che comprende aziende di un’ampia gamma di settori diversi, tra cui tecnologia, materie prime, salute e produzione. Apple, la prima società al mondo con una capitalizzazione di mercato di mille miliardi di dollari, è inclusa nell’indice S&P 500.

Nello stesso indice, giusto come esempi, sono incluse anche:

  • 3M
  • Johnson&Johnson
  • WalMart
  • Visa
  • Mastercard
  • Procter&Gamble
  • Verizon
  • AT&T
  • Exxon Mobil
  • FedEx
  • Ford
  • Carnival
  • Coca Cola
  • Walt Disney
  • Bank of America
  • Nike
  • McDonalds

Storia dell’S&P 500

L’indice S&P 500 è stato pubblicato per la prima volta nella sua forma attuale il 4 marzo 1957 da Standard & Poor’s, una società di informazioni e analisi finanziarie. Iniziò come “Composite Index” – il primo indice azionario di S&P – nel 1923, seguendo un numero limitato di azioni.

Nel 1926, l’indice S&P Composite Index si espanse fino a comprendere 90 azioni, prima di salire a 500 nel 1957.

Fin dall’inizio, è stato ampiamente utilizzato come misura generale dei prezzi delle azioni grazie alla sua inclusione sia delle azioni di crescita che di quelle di valore.

Il massimo dell’indice è stato raggiunto a febbraio del 2020, poco prima dell’esplosione della crisi dovuta al Covid-19; in tale occasione l’indice è arrivato a sfiorare 3.400.

Orario di trading dell’S&P 500

Poiché le aziende dell’S&P 500 operano sul NASDAQ e sulla Borsa di New York, ai trader piace negoziare l’indice S&P 500 durante le principali ore di mercato tra le 09:30 e le 16:30 EST. Il trading durante queste ore spesso offre una maggiore liquidità e spread più ristretti.

Tuttavia, è possibile negoziare l’S&P 500 24 ore su 24 da lunedì a venerdì.