Streaming TV
Streaming TV, azioni delle aziende impegnate sul mercato dei Media
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Il mondo dei media è ampio e variegato, all’interno troviamo aziende che producono e distribuiscono film, serie TV, musica, libri, programmi radiofonici, canali televisivi ed emittenti.

Aziende di cui la popolazione mondiale fa sempre più uso. Anche grazie alla proliferazione dei dispositivi mobile che hanno reso tutto più raggiungibile.

Le aziende si stanno spaccando in due grandi rami in questo mercato: quelle che hanno radici solide e un core business vivo e vegeto si stanno ingrandendo; altre aziende un po’ più tradizionali stanno vivendo una stagione di M&A.

Sia in America che in Europa il mercato si sta condensando intorno a pochi player che stanno facendo da padrone: vi dicono nulla Netflix, Discovery, Walt Disney o Amazon Prime Video?

Nel mentre attori delle telecomunicazioni stanno facendo campagna acquisti, portandosi a casa dei player di tutto rispetto: alcuni esempi sono AT&T, proprietaria di WarnerMedia, oppure Comcast che a NBCUniversal, nel 2018, ha aggiunto Sky.

Un cambiamento che investe anche le radio, le quali si affidano sempre più al digitale e ai podcast per diffondere i loro media on-demand.

Le migliori aziende di media

Ecco una lista di aziende che fanno parte di questo settore e che nei prossimi anni potrebbero vivere momenti particolarmente felici.

AziendaSegmento
Alphabet (YouTube) NASDAQ:GOOGStreaming
Amazon Prime Video (NASDAQ:AMZN)Streaming
AMC Entertainment (NYSE:AMC)Televisione
Apple TV+ (NASDAQ:AAPL)Streaming
AT&TTelecomunic. / Produttore
Cable One (NYSE:CABO)Servizi TV (cavo)
Charter Communications (NASDAQ:CHTR)Televisione
Cinemark Holdings (NYSE:CNK)Cinema
Comcast (NASDAQ:CMCSA)Televisione
Discovery (NASDAQ:DISCA)Televisione
Dish Network (NASDAQ:DISH)Televisione
Fox Corp (NASDAQ:FOX)Produttore / TV
Gray Television (NYSE:GTN)Televisione
Groupe TF1 (EPA:TFI)Televisione
Imax Corp (NYSE:IMAX)Cinema
Lucisano Media Group (BIT:LMG)Cinema
Mediaset (BIT:MS)Televisione
Mondo TV (BIT:MTV)Produttore / TV
Netflix (NASDAQ:NFLX)Streaming
Nexstar Media Group (NASDAQ:NXST)Televisione
ProSiebenSat.1 Media (ETR:PSM)Televisione
Rai Way (BIT:RWAY)Servizi TV (antenne)
Roku (NASDAQ:ROKU)Device
Spotify (NYSE:SPOT)Streaming Musica
Televisa (NYSE:TV)Televisione
ViacomCBS (NASDAQ:VIAC)Produttore / TV
Walt Disney (NYSE:DIS)Produttore / Streaming
Warner Music Group (NASDAQ:WMG)Musica

Come è facile notare, soprattutto perché in ordine alfabetico sono in cima alla lista, anche in questo settore ci sono i big tecnologici che ci hanno messo il naso:

  • Amazon.com grazie a Prime Video (fresco acquirente dei diritti per la Champions League)
  • Alphabet (Google) grazie a YouTube
  • Apple grazie al canale streaming Apple TV+

Inoltre, come se non bastasse, questi player anche anche piedi nel segmento dello streaming musicale, che sfruttano appieno grazie agli assistenti vocali (Echo, Nest, ecc).

In mezzo a tutta questa trasformazione ci sono alcune aziende che meritano certamente un focus maggiore rispetto ad altre.

Discovery (NASDAQ:DISCA)

Partiamo da quello che è il secondo network privato in Italia alle spalle di Mediaset.

Partita nel 1985 in America con The Discovery Channel, oggi possiede circa 140 canali televisivi in tutto il mondo.

Si tratta di uno dei più grandi emittenti televisivi nel globo.

Netflix (NASDAQ:NFLX)

Il più grande servizio di streaming on demand al mondo. Si tratta della televisione del futuro, streaming via Internet, e Netflix ha una posizione dominante.

Ha ampi spazi di crescita ancora, dovrà raggiungere ancora milioni di utenti e per caratteristiche è quella che potrebbe farcela maggiormente.

Negli ultimi anni è anche produttore, con Serie TV e film che l’hanno resa celebre.

La scala globale le conferisce una forza e una longevità che difficilmente potranno essere scalfiti.

Anche se grandi brand si sono lanciati sul suo terreno, Netflix comunque appare in una posizione di dominio.

Gli mancano solo gli eventi live, su cui si sta lanciando il principale concorrente (Amazon Prime Video), ma siamo sicuri che presto andranno a colmare anche questa lacuna.

Amazon.com (NASDAQ:AMZN)

Dopo aver parlato di Netflix e della TV del futuro non possiamo non mettere in risalto anche Amazon che con il servizio Prime Video si è guadagnata una posizione di tutto rispetto.

Purtroppo non la possiamo annoverare tra le aziende maggiori sullo streaming video per il semplice motivo che l’on-demand non è la principale fonte di introiti. Infatti il core business di Amazon non è certo Prime Video.

Di contro, tra i fattori che potrebbero portarla ad avere successo, c’è il fatto che ha appena acquisito i diritti per trasmettere i maggiori 16 big match di Champions League che, al di là dell’interesse nello sport, la rendono la prima piattaforma streaming on-demand con diritti per live stream. Un ulteriore segmento ancora mal coperto da altri player.

Walt Disney (NYSE:DIS)

Chi non conosce la Disney? Da quando ha acquisito la maggior parte della 21° Century Fox è una potenza mondiale.

Ha un portafoglio molto forte di proprietà intellettuali, tra cui Star Wars, Marvel, Pixar, e i suoi classici marchi Disney. Ha anche forti marchi televisivi in Disney e ESPN, che possiede contratti a lungo termine per la trasmissione di eventi sportivi di alto livello, tra cui il Monday Night Football.

Negli ultimi anni ha spinto fortemente sullo streaming, attraverso Disney+, differenziandosi comunque da Netflix e concentrandosi su contenuti adatti ai più piccoli.

Ovviamente ha anche altre linee di prodotto, come i parchi tematici.

Spotify (NYSE:SPOT)

Per il servizio di streaming musicale potremmo fare un discorso parallelo a quello di Netflix; infatti come quest’ultimo sta allo streaming video, Spotify sta allo streaming musicale.

La differenza è che mentre Netflix ha fatto il grande salto, diventando anche produttore e i suoi successi si possono trovare solo sulla sua piattaforma, Spotify questo salto non l’ha mai fatto e quindi altri servizi di streaming potrebbero mangiargli il mercato.

Evoluzione che è già in essere, poiché i vari YouTube Music, Prime Music, ecc stanno acquisendo sempre più clienti e, inoltre, sono attivi nativamente sugli assistent domestici dei clienti. Acquistando un Echo di Amazon ascolterete, se non cambiate le impostazioni, la musica da Amazon Prime Music…

Qual è un buon investimento?

Ci sono vari aspetti da considerare quando si valuta un buon investimento in questo settore:

  • Contenuto: proprietà intellettuale unica, contratti a lungo termine con personalità note e licenze per eventi che attirano un grande pubblico, come sport o cerimonie di premiazione, tutti attirano i consumatori. Quasi altrettanto importante è possedere marchi forti che colpiscono gli spettatori.
  • Scala: più grande è l’azienda mediatica, maggiore è il potere negoziale che ha con i distributori e i marketer. Ciò può significare una distribuzione più ampia, tariffe più alte per le commissioni di affiliazione e la pubblicità migliore. Inoltre, una scala sufficiente fornisce opportunità promozionali incrociate tra le proprietà della media company.
  • Diversificazione: le migliori aziende di media sono diversificate per formati, metodi di distribuzione, demografia del pubblico e geografie.
  • Tecnologia: man mano che il consumo di media si sposta verso i servizi diretti al consumatore, possedere la tecnologia per supportare la distribuzione diretta può fornire un beneficio significativo ai margini di profitto su scala.
  • Fondamentali: le aziende del settore dei media hanno bisogno di una buona quantità di riserve di liquidità per poter fare offerte sui contenuti e produrre nuovi film, serie televisive e altri programmi. La liquidità consente inoltre di effettuare un maggior numero di acquisizioni e fusioni. Gli investitori vogliono però assicurarsi che il debito non sia fuori controllo. Un flusso di cassa più consistente, proveniente ad esempio dai proventi degli abbonamenti, dovrebbe consentire una maggiore leva finanziaria.